Marzio 

Una serie di profili spiritosi su:

Augusto Forin - Patrizia Biaghetti - Marzio Angiolani


AUGUSTO FORIN

Pier Lambicchi

La prima volta che ho visto Augusto ho subito pensato a quando mia madre mi raccontava da bambino storie di orchi e uomini neri.

Alto, robusto (anche se non quanto Sandro!!!), la barba lunga ed incolta, il viso serio e quella tirchieria tutta genovese nello spendere anche poche parole.

Siccome difficilmente parla di sé, ho iniziato a conoscerlo attraverso i testi delle sue canzoni, ma penso di averlo capito soltanto una sera a cena, quando con il grembiale da massaia, in mezzo ai cadaveri di bottiglie vuote di vino, è riuscito a tramutare in polpette un risotto ai funghi di sei giorni prima. O forse quando l'ho visto non riuscire più a tenere gli occhi aperti, per aver passato le notti a reggere la flebo al suo amato gatto.

Come un tennista degli anni trenta, ha la battuta secca e pungente; la fa attendere e sospirare per tutta la sera, ma poi arriva immancabile e definitiva. Ha soprattutto la capacità straordinaria di adattarsi alle situazioni, parare i colpi e virare in tempo, come quando sul palco reagisce agli imprevisti, con la tranquillità di un santone sui carboni ardenti.

Fa ciò che gli piace fino in fondo, senza paura di dover cambiare; e così non stupisce che sia diplomato in odontotecnica, abbia frequentato le facoltà di medicina e biologia, e adesso lavori con Patrizia come fotografo e grafico.

Rincorre palchi e pedane da una vita: ha suonato jazz, ballo liscio, canzone d'autore, passando dalle balere al Premio Tenco.

Lui e Max Manfredi sono le uniche persone sulla terra ad essere sopravvissute dopo un'esposizione pluriennale all'influenza di Spiccio. Penso che la sua capacità di chiudersi al mondo e dormire con gli occhi aperti lo abbia aiutato molto.

È il nostro guru, o meglio la nostra Sfinge...

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analisi linguistica

Marzio Angiolani

PATRIZIA BIAGHETTI

 

Patrizia si presenta con un sorriso confortante e accogliente, ma non bisogna fidarsi: bastano pochi minuti e poche briciole di confidenza per capire l'inganno.

Sarcastica e un po' cinica è la vera castigatrice dei nostri cattivi costumi. Riesce con scaltrezza a cogliere le debolezze di ognuno, e con il suo umorismo affilato non perde mai occasione per ridimensionare puntualmente le nostre pose e manie da artisti (!).

Cavalca l'ironia, ma ne conosce il confine, e sa quando una parola buona o solo qualche istante di silenzio servono a rimettere le cose a posto, a ristabilire le distanze, prima di riprendere a scherzare.

Fugge dalle riunioni per frequentare il Cineclub, ma soprattutto per risparmiarsi i discorsi di Spiccio, le prove e tutto il resto.

In realtà quando serve c'è sempre, ed è indispensabile, in un gruppo di mezzi nevrotici, per la calma straordinaria con cui affronta i problemi. Inoltre come fotografa e grafica mette a disposizione l'occhio e il buon gusto, la creatività e quell'arte magica e misteriosa dell'immagine.

Lei ed Augusto sono le due metà di una vita sola (anche se Augusto è quattro volte più grosso!), ed è anche grazie a loro se credo sinceramente nel matrimonio (ovviamente è del tutto irrilevante il fatto che loro due non siano sposati...).

Per l'ironico cinismo ed il giudizio sempre lucido ed a volte impietoso,
non può che essere il nostro
Grillo Parlante...

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Marzio Angiolani

MARZIO ANGIOLANI

 

Solo per il fatto che si sia impegnato a scrivere una tesi di laurea sui cantautori genovesi e che abbia dedicato sia a me che a Franco due capitoli di tale opera lo fa uno dei giovani più promettenti dell'Università genovese.

Impara alla svelta e da buon terzino fluidificante qual è sa difendere e contrattaccare anche con le parole.
Per questo durante le cene in casa Spiccio ricopre l'ala sinistra del tavolo; da quel punto sa tirare splendide bordate che puntualmente Marco incassa.

Qualche maligna sostiene che è con noi perché sta svolgendo il servizio civile, forse è vero, infatti ci assiste amorevolmente e ci vizia con dei prelibati piatti che fa preparare, apposta per noi, dalla sua mamma.

Lo abbiamo eletto nostro biografo e questo certamente gli spianerà la strada per una brillante carriera, non abbiamo dubbi.

Per la sua disponibilità nel seguirci e per il ruolo di voce recitante che a volte svolge nel nostro spettacolo io lo definirei il nostro dicitore fino...

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Augusto Forin

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